Scenari & Tendenze: qual è lo scenario economico nel primo trimestre 2021?

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In una fase critica come quella che stiamo sperimentato ancora oggi, l’evoluzione delle dinamiche economiche e finanziarie è sicuramente un argomento di grande interesse e attualità, soprattutto in ambito aziendale. Come accennato nella precedente news relativa al 34° appuntamento con “Scenari & Tendenze”, il protrarsi della pandemia ha avuto conseguenze considerevoli anche sul piano socioeconomico. Se prima ci siamo focalizzati sull’analisi dei dati del settore di nostra competenza, ora vogliamo riportare in breve alcune delle principali informazioni fornite dall’osservatorio congiunturale in merito alla situazione economica internazionale, nazionale e locale. Partiamo.

Economia internazionale

Le prospettive sembrano essere positive: secondo le recenti stime del Fondo Monetario Internazionale, entro il 2021 il prodotto globale dovrebbe recuperare le perdite del 2020. Anche il commercio internazionale ha ripreso la sua crescita, ritornando già negli ultimi mesi del 2020 ai livelli pre-Covid.

Economia nazionale

In Italia abbiamo assistito ad un inevitabile crollo dei livelli produttivi causato dalla pandemia, seguito a partire da marzo 2020 da un recupero, seppur non totale, del manifatturiero. L’industria, in particolare, ha mostrato una certa resistenza. Il 2020 si chiude in Italia con una perdita di PIL di ca il 9-10%, senza contare il numero immane di vittime causate dalla diffusione del Coronavirus. Uno scenario che ha dato vita ad inevitabili conseguenze sul piano socioeconomico. Le prospettive per il 2021 sono quelle di una ripresa, non tale, però, da permettere il ritorno del prodotto ai livelli precedenti al Coronavirus. Cosa ci dobbiamo aspettare quindi? come spiega Cristina Volpi, Vicepresidente Piccola Industria di Confindustria Brescia, Dipenderà molto dalle modalità di attuazione del Recovery Fund. Dobbiamo essere consapevoli che si tratta di un’occasione unica per rilanciare il sistema produttivo verso una riconversione sostenibile e inclusiva.  

Economia locale

Brescia nel 2020 vive una sorta di deja vu, posizionandosi su livelli minimi dal 2009. Si può dire che la pandemia ha vanificato dieci anni di crescita del prodotto bresciano. Come già indicato per l’economia nazionale, anche la produzione del manifatturiero locale è in fase di recupero, ma non sono stati ancora raggiunti i livelli rilevati prima della diffusione del virus. La ripresa del commercio internazionale ha permesso la ripresa dell’export negli ultimi tre mesi del 2020. Brescia, nonostante la pandemia, si conferma al quinto posto fra tutte le province italiane, dimostrando così la sua grande predisposizione all’export. Questi segnali si possono definire incoraggianti, ma al contempo sono da interpretare considerando anche alcune criticità e fattori che potrebbero dar vita a problemi inevitabili in uno scenario come quello attuale.

Vediamo ora, in generale, quali sono le principali dinamiche della crescita globale dopo la pandemia.

Crescita globale dopo la pandemia e principali commodity industriali

Come già illustrato, la crescita globale, seppur rallentata dalla pandemia, ha ripreso il suo corso. Nello scenario attuale è interessante osservare le fortissime oscillazioni a cui sono soggette le quotazioni delle principali commodity industriali, tra cui i metalli non ferrosi di cui abbiamo già parlato. Quali sono state le cause scatenati di questo movimento dei prezzi? Di seguito ne riportiamo alcune illustrate da Scenari & Tendenze:

  1. La Cina, grande protagonista della crescita mondiale, esce dalla pandemia ad aprile 2020; mentre tutto il resto del mondo è bloccato. Trovandosi di fronte a questa situazione di fermo nelle altre nazioni, di fronte un livello molto basso dei prezzi delle materie prime e ad un dollaro molto debole coglie l’occasione per fare acquisti massicci e strategici di materie prime per le proprie scorte.
  2. Domanda del resto del mondo che si riaffaccia gradualmente all’economia. Una richiesta di materia prima che si aggiunge a quella cinese.
  3. Speculazione finanziaria.
  4. La competitività dell’aziende è ulteriormente messa in difficoltà da un innalzamento anomalo dei costi di trasporto. La pandemia e la conseguente introduzione di controlli necessari in questa situazione di emergenza hanno influito anche sulla movimentazione portuale delle merci. Punto cruciale questo, se si considera che il 60% delle merci viaggia tramite container e che i rallentamenti degli spostamenti nei porti sono ancora presenti. Tutto questo causa difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime e ridotta disponibilità dei container, con conseguente aumento dei costi di noleggio.

Abbiamo visto, quindi, le principali cause alla base dell’incremento dei prezzi delle principali commodity industriali, accompagnate da una panoramica sulle principali prospettive economiche. Non solo, tra le innumerevoli informazioni fornite da Scenari & Tendenze, ci preme metterne in evidenza una in particolare: l’industria non si ferma di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze, dimostrando così la sua resilienza.

Fonte: Confindustria Brescia - "Scenari & Tendenze", 16 marzo 2021.