Trend dei metalli non ferrosi

Qual è l'andamento dei metalli non ferrosi? Scoprilo con l'appuntamento di Scenari e Tendenze, organizzato da Confindustria Brescia e tenutosi il 4 luglio 2023.

I metalli non ferrosi sono il punto di partenza. I nostri lingotti in bronzo, bronzo all’alluminio in pani e leghe di ottone nascono dalla loro combinazione. Per questo, è fondamentale che una raffineria di leghe a base rame come RMG conosca i cicli e le tendenze dei principali metalli non ferrosialluminio, rame, nichel, zinco, piombo e stagno.

Grazie anche ai preziosi dati offerti da Scenari & Tendenze, Osservatorio Congiunturale organizzato da Confindustria Brescia con il patrocinio di Camera di Commercio di Brescia, restiamo aggiornati sull’andamento dei prezzi e delle disponibilità dei metalli non ferrosi d'interesse. In questo modo, siamo al passo con gli aggiornamenti del settore e siamo in grado di fornire informazioni puntuali in fase di vendita delle nostre leghe base rame in pani, tra cui CB491K, C95800, CB480K e SEMC873.

RMG si occupa della produzione e vendita di leghe a base di rame, quali bronzo, brall e ottone in lingotti
Partendo dall'accurata selezione delle materie prime, RMG produce e vende lingotti in bronzo, brall e ottone.

Qual è, quindi, l’andamento dei principali metalli non ferrosi riportato da Scenari & Tendenze il 4 luglio 2023? Vediamolo in breve.

Media generale – Metalli non ferrosi (Medie settimanali – US$/MT)

Osservando l’andamento della media generale dei metalli non ferrosi quotata alla LME, notiamo che a fine 2022 - inizio 2023 il prezzo medio cresce del 38,4% e, a partire dal secondo trimestre di quest’anno, cambia direzione (-21,2%), per poi assestarsi con un movimento laterale (+8,2). Qual è la ragione del crollo di inizio 2023? Il trend della media dei non ferrosi è influenzato da quanto accade alla produzione cinese. Infatti, come abbiamo visto nella precedente news sull’andamento dell’economia, la Cina, dopo il boom di inizio 2023 legato alle aspettative di crescita post-Covid, ha sperimentato un calo delle attività industriali. Essendo la Cina il paese con il più grande consumo di metalli non ferrosi e la maggior produzione di acciaio a livello globale, è inevitabile, quindi, che il suo rallentamento, anche in termini di domanda, abbia degli effetti sull’andamento generale dei metalli non ferrosi.

Per quanto riguarda le disponibilità medie, gli stock sono crollati in modo significativo per poi crescere del 18% nel 2023. La situazione vista quest’anno potrebbe essere legata ad un’assenza di ritiro di materiale fisico che supporta la rigenerazione dei volumi medi. Questo andamento delle disponibilità, quindi, sostiene l’andamento osservato poco fa dei prezzi.

Le prospettive quali sono? Non si prevedono grandi oscillazioni dei prezzi medi. Rispetto a quanto osservato in passato, i prezzi resteranno su livelli più alti in quanto l’offerta non è riuscita a rispondere pienamente alla domanda di metalli non ferrosi. Quindi, si teme la ripartenza avverrà da questi valori.

Andamento della media dei metalli non ferrosi. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento del prezzo e degli stock dei metalli non ferrosi quotati alla LME. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Alluminio (Medie settimanali – US$/MT)

Il prezzo dell’alluminio, dopo un crollo considerevole (-40.7%), cambia direzione e cresce del 20,8% nei primi mesi del 2023. Decresce poi nuovamente (-18,3%), fino a superare i livelli minimi osservati ad ottobre 2022.

Come per la media generale dei non ferrosi, da gennaio 2023 anche i volumi dell’alluminio sperimentano un incremento (+18%). Questo andamento delle disponibilità sostiene l’andamento al ribasso del prezzo dell’alluminio, anche se questo si trova ben lontano dai livelli raggiunti nel 2020. Infatti, nel 2023 è possibile osservare dei valori a cui l’economia della fase post-Covid non era più abituata.

Il prezzo, in prospettiva, continuerà a scendere, anche se non in modo brusco, almeno fino a fine agosto. Seguiranno certamente dei balzi legati alla ripresa degli approvvigionamenti.

Resta aggiornato sul prezzo dell'alluminio nella nostra sezione dedicata alle chiusure dei principali metalli non ferrosi quotati alla LME.

Andamento alluminio. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento Alluminio. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Rame (Medie settimanali – US$/MT)

Osservando il grafico, è possibile notare che il rame è il non ferroso con minore perdita (-29,5%). Il prezzo dopo questa decrescita sale fino ad inizio 2023 (+27,6%), quando, in linea con l’andamento della media generale, inizia a calare del 14% per poi stabilizzarsi su dei livelli distanti dai minimi storici del 2020.

Nel caso del rame, le disponibilità da inizio 2023 sono decresciute dell'11%. Quindi, questo metallo non ferroso ha retto meglio.

Nel breve termine il prezzo dovrebbe continuare a muoversi lateralmente piuttosto che al ribasso. Inoltre, si prevede che il prezzo del rame, metallo strategicamente importante per le tecnologie green, cresca considerevolmente in futuro. Queste prospettive, quindi, sostengono la tenuta attuale del prezzo del rame.

Resta aggiornato sul prezzo del rame nella nostra sezione dedicata alle chiusure dei principali metalli non ferrosi quotati alla LME.

Andamento Rame. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento Rame. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Nichel (Medie settimanali – US$/MT)

In seguito al picco straordinario raggiunto nel periodo dell’esplosione del conflitto russo-ucraino, il prezzo del nichel è tornato su dei livelli più equilibrati. In modo analogo a quanto osservato per gli altri non ferrosi, in seguito ad una ripresa del 45% circa, il nichel ha iniziato a decrescere a inizio 2023 con un certo slancio (-33%) tanto da superare i minimi di luglio 2022, quando il prezzo era sceso del 55,6%. Nonostante questo movimento al ribasso, anche il prezzo del nichel si trova su dei livelli lontani da quelli del 2020.

In questo caso il crollo considerevole dei volumi persiste anche nel 2023. Dall’inizio dell’anno, infatti, le disponibilità sono calate del 28% in presenza, però, di un prezzo che continua a decrescere. Una situazione anomala, imputabile ad una contrazione della domanda di nichel, costituita per il 70% dal comparto inox, che è causata da una fase di crisi di questo settore.

Qual è la prospettiva? Nel breve termine assisteremo ad ulteriori decrescite, alternate a dei momentanei e lievi rialzi. Oltre alla situazione attuale va comunque tenuto in considerazione che anche il nichel svolgerà un ruolo strategicamente importante nella transizione energetica.

Pertanto, ora è il momento adatto per rifornirsi di questo materiale a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli di inizio 2022.

Resta aggiornato sul prezzo del nichel nella nostra sezione dedicata alle chiusure dei principali metalli non ferrosi quotati alla LME.

Andamento Nichel. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento Nichel. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Zinco (Medie settimanali – US$/MT)

Analizzando l’andamento del prezzo dello zinco, notiamo un evidente crollo imputabile all’andamento dei costi dell’energia utilizzata per la sua produzione. Infatti, è possibile osservare come questi ne influenzino in modo considerevole la tendenza: in presenza di una contrazione dei prezzi energetici, decresce anche il prezzo dello zinco. In seguito ad un calo (-34%) -molto più significativo rispetto a quelli analizzati in precedenza- lo zinco si stabilizza (+6,4%), collocandosi nuovamente su dei valori che si avvicinano molto a quelli raggiunti nel 2020.

Inoltre, anche la situazione del mercato cinese, in cui lo zinco viene impiegato sia per la zincatura che nell’ambito edilizio, influisce sul prezzo di questo metallo.

Per quanto riguarda gli stock, dall’inizio dell’anno possiamo osservare una crescita significativa dei volumi (+133%). Un segnale, questo, di una presenza notevole di disponibilità di materiale.

Resta aggiornato sul prezzo dello zinco nella nostra sezione dedicata alle chiusure dei principali metalli non ferrosi quotati alla LME.

Andamento Zinco. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento Zinco. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Piombo (Medie settimanali – US$/MT)

Il trend del piombo regge di più se confrontato con quello dello zinco. Anche in questo caso si può riscontrare un incremento del prezzo a fine 2022 (+28,2%), seguito nel 2023 da un calo (-12,5%). Il prezzo del piombo, dopo essersi avvicinato ai livelli storici, riprende a salire leggermente (+8,8%) e poi corregge nuovamente con un movimento al ribasso.  

Da inizio 2023 gli stock sono cresciuti del 61%, mostrando, quindi, una disponibilità di materiale.

In prospettiva il prezzo del piombo, all’interno di una fase praticamente laterale, proseguirà la sua discesa fino a toccare almeno i livelli minimi presenti a maggio 2022. Va tenuto in considerazione che la transizione verso la mobilità elettrica influenzerà anche l’andamento di questo metallo, in quanto elemento utilizzato per la realizzazione delle batterie dei motori endotermici che, proprio a causa della transizione energetica, dovrebbero diminuire progressivamente.

Resta aggiornato sul prezzo del piombo nella nostra sezione dedicata alle chiusure dei principali metalli non ferrosi quotati alla LME.

Andamento Piombo. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento Piombo. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Stagno (Medie settimanali – US$/MT)

Come emerge dal grafico, lo stagno è il metallo non ferroso con la decrescita di prezzo più straordinaria di tutti. Infatti, notiamo un crollo del 61%, seguito nei primi mesi del 2023 da un incremento del prezzo (+70%), il quale ha poi iniziato a muoversi lateralmente.

Per quanto riguarda le disponibilità, osserviamo una certa stabilità da inizio anno (+7%), accompagnata da un incremento significativo nelle ultime settimane di giugno 2023.

Le previsioni, anche per lo stagno, sono quelle di un prezzo che si muoverà lateralmente.

Resta aggiornato sul prezzo dello stagno nella nostra sezione dedicata alle chiusure dei principali metalli non ferrosi quotati alla LME.

Andamento Stagno. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia
Andamento Stagno. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia

Approfondimento: Materiali Strategici 

Come già accennato, alcuni metalli ed elementi rari, quali, per esempio, Litio, Cobalto, Vanadio, Nichel e Rame, avranno un ruolo importante nella transizione energetica e digitale.

Quindi, qual è la situazione attuale per questi metalli e quali sono le prospettive?

  • Attualmente la Cina controlla il mercato di questi elementi e ne gestisce le intere filiere, dall’estrazione fino alla vendita.
  • La richiesta di questi metalli esploderà a causa della transizione energetica e digitale.
  • Attraverso il “Raw Material Act”, approvato il 16 marzo 2023, l’Unione Europea mira ad essere autonoma in termini di materie prime critiche, favorendo e sostenendo fortemente la sostenibilità e la circolarità. In seguito, Italia, Francia e Germania stringono un accordo.

Quanto riportato è molto significativo, perché andrà ad influire fortemente sull’economia dell’Europa. Il timore, però, è quello che si creino tensioni geopolitiche con la Cina che ora domina questi mercati.

Fonte: Confindustria Brescia - "Scenari & Tendenze", 4 luglio 2023.