Prezzi dei metalli non ferrosi: analisi del trend e prospettive

Scenari e tendenze di alluminio, rame, nichel, zinco, piombo e stagno: materie prime alla base della produzione di lingotti in leghe base rame

A prescindere da quali siano le cause – la pandemia da Coronavirus, il caro dei prezzi delle materie prime, la crisi Ucraina-Russia o le dinamiche economiche, sociali e politiche che derivano da questi eventi straordinari – di fronte alle criticità attuali siamo naturalmente spinti a cercare informazioni e a porci quesiti su quali siano le possibili evoluzioni future, anche in relazione ai vari mercati. Nello specifico le aziende che, come RMG, si occupano della raffinazione di metalli non ferrosi per produrre lingotti in leghe base rame hanno bisogno di maggiori informazioni relative all’andamento dei prezzi e degli stock delle principali materie prime alla base della propria attività produttiva.

Quali sono, quindi, gli scenari e le tendenze di alluminio, rame, nichel, zinco, piombo e stagno?

L’andamento di questi metalli non influenza solo la produttività delle raffinerie di leghe a base rame come RMG, ma ha delle inevitabili conseguenze su tutta la filiera produttiva, ossia tutte quelle aziende che, partendo dai lingotti in bronzo, bronzo all’alluminio e altre leghe, realizzano i propri prodotti. I settori sono molti e di diversa natura, per citare alcune applicazioni:

  • Eliche, filtri, valvole e pompe per il settore navale;
  • Cuscinetti, ingranaggi e boccole;
  • Opere d’arte, statue e campane;
  • Valvole e connettori per l’acqua potabile;
  • Stampi per vetreria.

Attraverso i dati forniti nel corso del 37°appuntamento di "Scenari & Tendenze", osservatorio congiunturale organizzato da Confindustria Brescia, le aziende hanno la possibilità di fare maggior chiarezza sulla situazione dei non ferrosi fino al primo trimestre del 2022 e di comprenderne i potenziali sviluppi. Partiamo prima da una panoramica generale, per poi approfondire nel dettaglio l’andamento dei principali non ferrosi d’interesse.

Media di tutti i metalli non ferrosi quotati alla LME – Andamento al 29 marzo 2022

Osserviamo la curva media di tutti i non ferrosi sulla base delle medie settimanali:

  • 2020: notiamo una crescita del +20,2%;
  • 2021: ulteriore incremento medio del +52,2%;
  • 2022: tra gennaio e la prima metà di marzo è evidente un picco del +43,4%, seguito da una correzione media del -15,5%, una tendenza osservabile in linea generale su tutti i metalli.

Piuttosto che all’assenza di equilibrio tra domanda e offerta, questo movimento è imputabile soprattutto ad un fattore finanziario ed è seguito da una correzione che mitiga le tensioni degli ultimi mesi.

Per quanto riguarda gli stock, il loro andamento va a sostegno del mantenimento dei prezzi su livelli alti. Infatti, notiamo che i volumi medi disponibili in solo un anno sono crollati a picco del 62,2%. Una situazione causata in primis dall’assenza di offerta creatasi nel corso della pandemia e poi dalla successiva esplosione della domanda. Va messo in evidenza un dato preoccupante relativo alle scorte medie e, nello specifico, ai singoli metalli: sono attualmente a livelli minimi.

Vediamo insieme i dettagli relativi ai singoli non ferrosi.

andamento-metalli-non-ferrosi-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento del prezzo e degli stock dei metalli non ferrosi quotati alla LME. Fonte: "Scenari & Tendenze", Confindustria Brescia 

Alluminio - medie settimanali (US$/TON)

Esaminiamo l’andamento del prezzo dell’alluminio, il metallo energivoro per eccellenza:

  • 2021: l’alluminio sperimenta una crescita del +11,8%, seguita da un ulteriore incremento del +41,8%;
  • 2022: in questa fase il prezzo è cresciuto ancora del +28,4%; incremento a cui segue un movimento correttivo (-8,5%) a sua volta accompagnato da un successivo rialzo (+7,7%).

Non ci si può aspettare una decrescita costante e durevole del prezzo dell’alluminio, soprattutto alla luce dell’andamento degli stock di questo metallo.

I volumi, infatti sono scesi del -64,5% nel corso di solo un anno, senza contare che la situazione delle scorte è aggravata dal confitto Ucraina-Russia, che ha causato l’interruzione della fornitura di alluminio proveniente dalle nazioni in guerra e di conseguenza ridotto i volumi a disposizione per soddisfare la domanda di questo metallo. Siamo di fronte al rischio che ci sia scarsità di alluminio, metallo molto importante per le economie di trasformazione.

andamento-alluminio-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento Alluminio. Fonte: "Scenari &Tendenze", Confindustria Brescia

Rame - medie settimanali (US$/MT)

Il rame è l’elemento basilare per la nostra produzione di lingotti in bronzo, bronzo all’alluminio e altre leghe speciali. Non solo, il rame è un’importante materia prima per le produzioni bresciane. Il suo andamento si differenzia in parte rispetto a quello dell’alluminio:

  • 2020: crescita del prezzo in seguito alla pandemia (+26%);
  • 2021: rispetto all’alluminio, c’è stato un incremento abbastanza moderato del +24,2%;
  • 2022: assistiamo ad un’ulteriore crescita del prezzo, ma si tratta di un incremento lieve (+6,4%). In sostanza il prezzo si sta assestando lateralmente, anche se va evidenziato che i prezzi si stanno sistemando su livelli più alti rispetto al 2019, anno da prendere come punto di riferimento prima della situazione del 2020.

Per quanto riguarda le scorte del rame, anche qui notiamo un calo notevole (-68,4%). Un fattore, questo, che condiziona in modo inevitabile l’incremento dei prezzi. Ad influire potrebbero essere anche le dinamiche politiche a cui sono soggetti Cile e Perù, due dei maggiori produttori al mondo di rame: nel caso in cui venissero imposte gravose tasse sulle produzioni minerarie, certamente la situazione potrebbe aggravarsi.

Le attese per questo metallo? La domanda non subirà una diminuzione e, sebbene il trend del prezzo del rame sia più moderato se confrontato con quello di altri non ferrosi, la prospettiva è che vada avanti in questa direzione.

andamento-rame-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento Rame. Fonte: "Scenari &Tendenze", Confindustria Brescia

Nichel - medie settimanali (US$/MT)

Come si può osservare dal grafico, nel 2022 il prezzo del nichel ha subito un incremento eccezionale del +140,3% legato principalmente a due fattori:

  • Dinamiche legate alla guerra;
  • Componente finanziaria molto significativa.

Infatti, questo non ferroso sta risentendo sicuramente dell’attuale assenza sul mercato delle forniture russe, tra le più importanti a livello mondiale per il nichel. Va fatto presente che il calo successivo del prezzo (-37,1%) è riconducibile alle azioni attuate sui mercati finanziari volte a normalizzare la tensione su questo fronte. Il prezzo del nichel, quindi, tornerà a livelli meno influenzati dalle dinamiche finanziarie.

Le scorte di nichel hanno subito un calo estremo che supera il 72%: la situazione delle disponibilità di questo materiale è certamente esasperata ancor più dalla guerra e, di conseguenza, anche dall’assenza sul mercato ufficiale delle forniture provenienti dalla Russia.

In previsione ci si può attendere che la correzione del prezzo prosegua, fino a stabilizzarsi su livelli inferiori. Il nichel, comunque, si posizionerà su livelli più alti rispetto al prezzo medio dell’anno scorso anche se con oscillazioni minori.

andamento-nichel-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento Nichel. Fonte: "Scenari &Tendenze", Confindustria Brescia

Zinco - medie settimanali (US$/MT)

Il trend dello zinco è accomunabile a quello del rame e soprattutto dell’alluminio, in quanto, dopo di essi, è uno dei metalli più utilizzati. Fino a marzo 2022 notiamo un incremento del prezzo (+11,7%), accompagnato da una diminuzione di disponibilità del -51,3% che influisce sull’andamento al rialzo del prezzo.

Le previsioni: domanda in incremento accompagnata da un andamento del prezzo dello zinco in assestamento, anche se su livelli alti data la crescita della richiesta.

andamento-zinco-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento Zinco. Fonte: "Scenari &Tendenze", Confindustria Brescia

Piombo - medie settimanali (US$/MT)

Il prezzo di questo metallo è anch’esso in crescita. Un aumento causato dai consistenti rifornimenti in seguito alla pandemia per la produzione delle batterie di motori endotermici. Vediamo più nel dettaglio:

  • 2020: incremento del +27% del prezzo, il quale mostra una tendenza caratterizzata da forti oscillazioni;
  • 2021: osserviamo un rialzo ulteriore del prezzo (+18,4%) che, sebbene sia su livelli alti, si muove lateralmente.

Invece, per quanto riguarda le disponibilità di piombo, è riscontrabile un calo dei volumi del -71,7%.

Va segnalato, inoltre, che le batterie di nuova generazione stanno prendendo piede rispetto a quelle per i motori endotermici e concorrono, quindi, al calo della richiesta di piombo. Infatti, se si osserva la tendenza dei materiali utilizzati per la produzione delle batterie agli ioni di litio, come per esempio nichel e carbonato di litio (+485,3% nel 2021 e +82,5% fino a marzo 2022), la direzione che si sta intraprendendo è chiara. C’è, però, un rischio: se questi materiali dovessero proseguire su livelli così alti, il passaggio alla nuova mobilità potrebbe diventare critico a causa di materie prime con costi non sostenibili nel lungo termine.

andamento-piombo-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento Piombo. Fonte: "Scenari &Tendenze", Confindustria Brescia

Stagno - medie settimanali (US$/MT)

Anche per lo stagno è possibile osservare un incremento eccezionale del prezzo:

  • 2021: +93,7%;
  • 2022: nei primi tre mesi dell’anno notiamo un ulteriore crescita del +16,5%.

Anche lo stagno sarà in prospettiva sempre più richiesto e impiegato nell’ambito dell’elettronica per la produzione dei microcircuiti integrati.

Per quanto riguarda i volumi, da inizio del 2020 hanno subito un calo del 69,4%. Questa decrescita delle disponibilità unita alle restrizioni ambientali imposte da Indonesia e Myanmar - tra i più importanti fornitori globali di stagno - causa un disequilibrio tra un’offerta carente e una domanda sempre più crescente di materiale.

andamento-stagno-fonte-scenari-e-tendenze.jpg
Andamento Stagno. Fonte: "Scenari &Tendenze", Confindustria Brescia

Fonte: Confindustria Brescia - "Scenari & Tendenze", 29 marzo 2022.