Andamento dei non ferrosi alla base dei lingotti in bronzo e ottone speciale

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Luglio 2021: i prezzi delle principali commodity continuano a destare preoccupazione. In questa situazione estremamente delicata, il 35° incontro di “Scenari & Tendenze” ha fornito importanti spunti di riflessione alle aziende partecipanti.
Alcuni trasversali su tutti i mercati presi in analisi, altri specifici per ciascun settore, tra cui quello in cui opera la nostra azienda, produttrice di lingotti in bronzo, bronzo all’alluminio e leghe speciali.

Parliamo di un’edizione dell’Osservatorio Congiunturale, organizzato da Confindustria Brescia, che è stata realizzata con l’obiettivo di fornire dettagli utili alle imprese che non fossero solo inerenti alle principali dinamiche economico-finanziare e ai trend dei principali mercati d’interesse, bensì di focalizzarsi soprattutto su un tema che resta di grande attualità e rilevanza in questo momento: l’aumento dei prezzi e la mancanza delle materie prime.

Nello specifico, ci preme analizzare la situazione, fino a luglio 2021, dei principali metalli non ferrosi, tra cui alluminio, rame, nichel, zinco che sono alla base della nostra produzione di lingotti in leghe a base rame.

Una situazione d’emergenza, che, per certi versi, ricorda quella vissuta dalle imprese durante la crisi del 2009, ma che è al contempo caratterizzata da dinamiche peculiari e nuove.

Cosa c’è, quindi, alla base di questo tema così scottante? Vediamolo insieme.

Rincaro dei prezzi e irreperibilità delle materie prime: le cause

I prezzi aumentano, le materie prime sono irreperibili. Tutto questo deriva da concause di diversa natura:

  • Cause concrete: generatasi in seguito all’interruzione obbligata delle attività durante le varie fasi della pandemia, la rincorsa agli approvvigionamenti per ricostituire i magazzini e le scorte, anche in eccedenza rispetto alle normali esigenze, ha contribuito a far incrementare questo fenomeno;
  • Cause finanziarie: in presenza di tassi bassi e di un cambio euro-dollaro molto basso, le materie prime hanno suscitato l’interesse degli investitori;
  • Cause logistiche: l’incremento smisurato del costo dei noli marittimi, a loro volta causati non solo dalla pandemia e dalle misure sanitarie messe in atto, ma anche dalla ripartenza delle industrie. Fenomeni, questi, che hanno portato a ritardi e colli di bottiglia che hanno influito sui normali flussi.

Tutte le principali commodity sono state influenzate da questi fattori, con un incremento straordinario dei prezzi e l’assenza del fisico. Nessun comparto è esente: dal legno, fondamentale per i pallet utilizzati per il trasporto delle merci, fino ad arrivare ai metalli non ferrosi di estremo interesse per il nostro settore.

Mercato metallurgico: andamento e tendenze dei principali non ferrosi alla base della produzione di bronzo RMG

La crescita dei prezzi delle materie prime è un tema scottante anche nel nostro campo d’azione: la produzione di leghe base rame. Le aziende che, come RMG, basano la propria produzione sull’utilizzo di materia prima vergine e sul recupero di rottami in bronzo e bronzo all’alluminio, sono fortemente afflitte dalla crescita record dei prezzi delle principali materie prime: alluminio, rame, nichel, zinco.

Quali sono quindi gli scenari legati a questi metalli e al loro andamento? Vediamolo insieme partendo da una panoramica generale.

Andamento dei principali metalli non ferrosi

In un’economia di trasformazione come quella bresciana, è importante e interessante comprendere come mai i metalli sono stati al centro della crescita dei pezzi.

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Andamento dei principali metalli non ferrosi. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia

Se si osserva la media di tutti i ferrosi quotati alla LME (medie settimanale US$/MT), è possibile notare un rialzo del +98%, seguito da una correzione del -3,2% che va letta come un assestamento.

Per quanto riguarda gli stock, è possibile notare nella prima parte dell’anno un andamento interessante: a fronte di un aumento dei volumi, i prezzi hanno continuato il loro andamento crescente. Segnale, questo, di una domanda forte. Adesso ci troviamo di fronte a un calo degli stock, che potrebbe spiegare come mai i prezzi dei non ferrosi rimangono su livelli alti.

I singoli metalli non si comportano tutti nello stesso modo, anche se le attese sono quelle di una stabilizzazione dei prezzi su questi livelli elevati.

Approfondiamo ora le tendenze dei principali non ferrosi alla base della nostra produzione di lingotti in bronzo, bronzo all’alluminio e ottoni speciali.

Alluminio

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Andamento alluminio. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia

Se si osservano i prezzi dal punto di vista delle medie mensili (US$/MT), l’alluminio ha superato i livelli del 2018 (+67,6%), ma non ha ancora raggiunto il picco massimo del 2011. Dal punto di vista delle medie settimanali (US$/MT), invece, notiamo che il prezzo di questo non ferroso è stabile sui livelli di maggio 2021 (+74,5%).

Per quanto riguarda gli stock è possibile notare un andamento similare a quello osservato nella panoramica generale di tutti i non ferrosi: i volumi sono cresciuti nel corso dell’ultimo anno, ma a partire da aprile hanno subito un calo che comporta di conseguenza il mantenimento del prezzo dell’alluminio su livelli alti.

Rame

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Andamento rame. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia

Osservando le medie mensili del rame (US$/MT), metallo principale alla base delle leghe RMG, è stato raggiunto un livello storico del prezzo con un picco del +101%, che ha superato il massimo raggiunto nel 2011. Questo andamento del prezzo del rame è anche causato dall’importanza del suo utilizzo nei prossimi anni. Si pensi solo al ruolo che giocherà nella produzione di mezzi di trasporto elettrici.

Se si analizzano le medie settimanali (US$/MT), è evidente il picco del prezzo del rame nell’ultimo anno fino a maggio 2021 (+120,4%). Sebbene a seguire ci sia stata una lieve correzione (-11,3%), questa si è già esaurita.

L’andamento degli stock evidenzia un calo, che porta a supporre una ripresa del prezzo del rame, fino a ritornare al picco raggiunto a maggio 2021.

Nichel

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Andamento nichel. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia

Anche per il nichel le medie mensili (US$/MT) mostrano un movimento al rialzo del prezzo (+57,5) anche se non ha raggiunto i top precedenti.

L’analisi delle medie settimanali (US$/MT) evidenzia questa tendenza del prezzo del metallo che, dopo un aumento del +73% e una successiva correzione (-16,6%), si sta rialzando. Un movimento quest’ultimo sostenuto dal calo degli stock.

L’attesa dell’impiego considerevole del nichel nella produzione di batterie per le auto elettriche e nel mercato dell’inox fa presagire che il prezzo possa ritornare ai top raggiunti a febbraio-marzo.

Zinco

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Andamento zinco. Fonte: Scenari & Tendenze, Confindustria Brescia

Sebbene sia lontano dai picchi raggiunti all’inizio del 2018, lo Zinco mostra a livello settimanale (US$/MT) una crescita del prezzo (+65,8%). Un andamento seguito da una correzione del -5%, ormai già esauritasi (+2,7%).

In questo caso, gli stock del metallo sono in crescita (+65,85%).

Lo zinco, se paragonato agli altri metalli non ferrosi presi in analisi, ha una crescita più ridotta.

Possiamo, quindi, dedurre che l’impatto di questi fattori sulle imprese è considerevole fino a luglio 2021. Lo spiega Anna Tripoli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia nella sua introduzione al Webinar:

"Tutti questi fattori, per un paese trasformatore come è l’Italia, ovviamente hanno generato una serie di disagi che tutt’ora stiamo affrontando all’interno delle nostre aziende."

Non ci resta che attendere gli sviluppi dei prossimi mesi. Seguici per avere ulteriori informazioni.

Fonte: Confindustria Brescia - "Scenari & Tendenze", 13 luglio 2021.