SCENARI & TENDENZE, 5 NOVEMBRE 2019: TREND DEI PRINCIPALI METALLI NON FERROSI

Come consuetudine, il 30° appuntamento dell’osservatorio congiunturale “Scenari & Tendenze” ha fornito un’analisi interessante dell’andamento dei principali metalli non ferrosi, tenendo in considerazione e analizzando anche lo scenario economico globale.

Vediamo nel dettaglio il trend dei principali materiali non ferrosi al 5 novembre 2019, analizzato sulla base delle medie settimanali (US$/TON):

Alluminio:
L’andamento dell’alluminio è l’unico sistematicamente in caduta (-24,8%). Nel grafico è possibile notare come gli stock di questo metallo siano allineati al calo medio delle scorte (-67%). Da evidenziare come questa riduzione degli stock dovrebbe essere un fattore a sostegno delle quotazioni, cosa che invece non è accaduta. Sicuramente, nel caso dell’alluminio le quotazioni sono a dei livelli non riscontrati almeno da tre anni.
L’andamento di questo metallo, se confrontato con quello della media di tutti i non ferrosi, è decisamente depresso.
In prospettiva, come previsione di media dell’intero 2020, l’attesa è che il prezzo del metallo fluttuerà attorno a un livello di 1.750 (US$/TON).

Rame:
In seguito al balzo conclusosi a inizio 2018, è possibile osservare una fase declinante, anche se non così spinta come quella dell’alluminio. Nonostante ciò, sembra che il rame si stia assestando. Come si evince dal grafico, è possibile notare come gli stock siano stati via via rimpolpati (+15%), a differenza degli altri non ferrosi. Quindi, gli stock sono persino aumentati rispetto alla loro consistenza a inizio 2016, anche se il rame fornisce uno scenario di un’economia globale debole in questa fase, ma con potenziale di risalita. 
Rispetto all’andamento della media di tutti i non ferrosi, quello del rame ne è ancora al di sotto anche se è di maggiore tenuta se confrontato con quello dell’alluminio. 
La prospettiva per il rame è che nel 2020 la media annuale del prezzo fluttui attorno a un livello di 5.800 (US$/TON)

Nickel: 
Se gli altri metalli sono caduti molto rapidamente dalla prima parte del 2018, il nickel mostra, invece, un andamento straordinario rispetto ad essi. Infatti, in seguito al picco raggiunto a metà 2018 e ad una successiva forte correzione, è possibile notare lo straordinario movimento al rialzo del metallo che è del +68,7% rispetto ai minimi di fine 2018. Inoltre, dal grafico si evince come la successiva correzione si sia già esaurita e come il metallo abbia già reagito, anche perché gli stock hanno perso il -81% da quei livelli minimi, con scorte che si stanno riducendo in modo molto rapido. L’ansia di approvvigionamento, causata dalle previsioni di maggiore impiego del nickel nel settore delle batterie per le auto elettriche, ha spinto il nickel a dei livelli straordinari in un mercato inox che non lascia intendere particolari livelli di assorbimento. Infatti, la forte azione di approvvigionamento in atto è dimostrata dal fatto che le scorte sono diminuite fortemente. 
Quindi, l’andamento del nickel è andato ben oltre il movimento medio dei non ferrosi.
In prospettiva per il 2020, la media annuale del prezzo del metallo attesa è di 16.750 (US$/TON).

Zinco:
In questo caso è possibile notare un andamento simile a quello del rame, però con delle fluttuazioni rilevanti. Dal grafico è possibile osservare una fase ascendente, sostenuta anche dal fatto che lo zinco ha il record di calo degli stock (-87,5%). Questa forte contrazione degli stock rappresenta, ovviamente, un elemento a sostegno dei prezzi. 
Rispetto alla media, l’andamento dello zinco è similare a quello del rame.
Per il prossimo anno l’attesa del valore centrale medio dello zinco è a 2.650 (US$/TON).

Fonte: Associazione Industriale Bresciana (AIB) - "Scenari & Tendenze", 5 Novembre 2019

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