SCENARI & TENDENZE, 11 DICEMBRE 2018: TREND DEI PRINCIPALI METALLI NON FERROSI

La situazione attuale del mercato, presentata durante l’ultimo incontro di “Scenari & Tendenze”, ha evidenziato delle dinamiche molto interessanti che vanno indubbiamente analizzate.

L’analisi dell’andamento dei metalli non ferrosi mostra come la media di tutti i metalli quotati ha avuto un punto di svolta nel 2016, con due anni di rialzo fino a giugno e con un recupero complessivo del 68%. In seguito c’è stato un drastico movimento ribassista oltre il 18%. Gli stock, come logica vuole, hanno subito una diminuzione con l’aumento dei prezzi dei metalli.

Il confronto fra l’andamento dei non ferrosi con l’insieme di tutti i metalli dimostra fondamentalmente piena concordanza, ossia i metalli sono cresciuti per quasi tre anni. Negli ultimi tre mesi c’è stato un sensibile ridimensionamento.

Da segnalare con una certa importanza è la situazione anomala che si sta verificando oggi nel mercato. Infatti, da quando è venuto meno il quinquennio di ribasso dei metalli, gli stock complessivi sono diminuiti del 61%. Malgrado questa continua diminuzione, che è durata anche negli ultimi mesi, i prezzi sono crollati.

La situazione è tale per cui i metalli continuano a scendere, ma se guardiamo le prospettive sono di una buona crescita, anche in previsione di un rallentamento della Cina. 

Per quanto riguarda l’andamento dei principali metalli non-ferrosi, di seguito stiliamo un breve dettaglio:

ALLUMINIO:
Le medie settimanali indicano un incremento di oltre il 70%, con una perdita a maggio del 22%. Adesso, invece, si può rilevare un breve recupero, giustificato anche dal fatto che nel frattempo i volumi sono calati quasi del 65%: c’è quindi una richiesta effettiva del ritiro fisico del metallo che non è solo speculazione.
Le previsioni riguardo al futuro dell’alluminio stimano che la media annuale sarà in moderata risalita, la richiesta continuerà e gli stock verranno ricostituiti. Quindi, questo metallo negli anni sarà destinato a crescere in modo costante.

RAME:
Sulle medie settimanali è stata registrata una crescita di circa del 65%, con correzione del 18% e un moderato recupero proprio di questi tempi. Seppure con variabilità diversa degli stock, anche qui si può riscontrare un calo. Nel breve termine si potrà rilevare una fase di recupero.
Le previsioni riguardo al futuro del rame stimano che la media annuale nei prossimi anni avrà una crescita un po’ più lenta dell’alluminio, ma sarà comunque in risalita. Questo fa pensare ad una crescita che si manterrà anche in futuro.

NICKEL:
Analizzando le medie settimanali, Il Nickel ha avuto un incremento del 112% fino a giugno e poi una perdita del 30%, più consistente se paragonata alla perdita del 20/22% degli altri metalli principali. Adesso sta affrontando una fase di moderata ripresa, va però segnalato che quel 30% avveniva con un calo di oltre il 50% degli stock. Sostanzialmente si è creata una situazione di “ipervenduto”, che ha causato una reazione dei prezzi. 
In prospettiva, in media annuale, la crescita dei prezzi prevista è più spiccata rispetto a quella del rame e dell’alluminio. La cosa è da mettere in relazione all’eventualità di una forte richiesta di nickel per le batterie per la mobilità elettrica. Quindi, alla tradizionale domanda per il comparto inox, si aggiungerebbe anche questa ulteriore domanda che potrebbe sostenere le quotazioni.

Fonte: Associazione Industriale Bresciana (AIB) - "Scenari & Tendenze", 11 Dicembre 2018

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